Disfunzioni sessuali post-SSRI

https://rxisk.org/pssd-research/ Le tue donazioni sono necessarie per finanziare la ricerca scientifica sulla disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD) e su altre disfunzioni sessuali durature. L'obiettivo è comprendere meglio la biologia di queste condizioni e, auspicabilmente, trovare dei trattamenti. Le condizioni La disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD) è una condizione in cui gli effetti collaterali sessuali non si risolvono dopo la sospensione di alcuni tipi di antidepressivi (tra cui SSRI, SNRI e alcuni triciclici). In alcuni casi, gli effetti collaterali sessuali emergono solo dopo la sospensione dell'antidepressivo. Il disturbo colpisce uomini e donne di tutte le età e provoca intorpidimento dei genitali, orgasmo senza piacere, perdita del desiderio sessuale, impotenza e altre difficoltà. Può iniziare dopo pochi giorni dall'assunzione di un antidepressivo e in alcuni casi persiste per decenni. Attualmente non esiste un trattamento. Può portare alla rottura delle relazi...

Rxisk.org, 21 Giugno 2022 La disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD) è una conseguenza debilitante dell'assunzione di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI, SNRI, alcuni antistaminici, alcuni antibiotici, alcuni analgesici e altri farmaci) che può lasciare persone di tutte le età e di tutti i Paesi del mondo, ma sempre più spesso giovani, incapaci di fare l'amore per anni e forse per il resto della loro vita. È strettamente correlata a una condizione speculare, il disturbo dell'eccitazione genitale persistente (Persistent Genital Arousal Disorder, PGAD), in cui si verifica un'ipereccitazione genitale. Anche questa è una conseguenza degli inibitori della ricaptazione della serotonina e di alcuni altri farmaci. Il PSSD e il PGAD sono collegati a due condizioni molto simili: la sindrome post-finasteride (PFS), che deriva principalmente dalla finasteride, un farmaco utilizzato per contrastare la perdita di capelli nei giovani uomini. La finasteride è un ...

  MINI REVIEW article Front. Endocrinol., 16 June 2022 |  https://doi.org/10.3389/fendo.2022.895064 Antidepressants as Endocrine Disrupting Compounds in Fish William Andrew Thompson  and  Mathilakath M. Vijayan * Department of Biological Sciences, University of Calgary, Calgary, AB, Canada As antidepressant usage by the global population continues to increase, their persistent detection in aquatic habitats from municipal wastewater effluent release has led to concerns of possible impacts on non-target organisms, including fish. These pharmaceuticals have been marketed as mood-altering drugs, specifically targeting the monoaminergic signaling in the brain of humans. However, the monoaminergic systems are highly conserved and involved in the modulation of a multitude of endocrine functions in vertebrates. While most studies exploring possible impact of antidepressants on fish have focused on behavioural perturbations, a smaller spotlight has been placed on the endocrin...