POST-FINASTERIDE SYNDROME AND POST-SSRI SEXUAL DYSFUNCTION: TWO CLINICAL CONDITIONS APPARENTLY DISTANT, BUT VERY CLOSE. (2023)
Frontiers in Neuroendocrinology
Available online 21 November 2023, 101114
POST-FINASTERIDE SYNDROME AND POST-SSRI SEXUAL DYSFUNCTION: TWO CLINICAL CONDITIONS APPARENTLY DISTANT, BUT VERY CLOSE
Received 28 September 2023, Revised 31 October 2023, Accepted 19 November 2023, Available online 21 November 2023.
https://doi.org/10.1016/j.yfrne.2023.101114
Graphical abstract
Full text:
SINDROME POST-FINASTERIDE E DISFUNZIONE SESSUALE POST-SSRI: DUE CONDIZIONI CLINICHE APPARENTEMENTE DISTANTI, MA MOLTO VICINE
Punti salienti
- Gli effetti collaterali associati al trattamento con finasteride possono persistere dopo la sospensione del farmaco.
- Gli effetti collaterali indotti dal trattamento con SSRI possono persistere dopo la sospensione del farmaco.
- Gli steroidi, i neurotrasmettitori e il microbiota intestinale hanno un ruolo cruciale nella PFS e nella PSSD.
Abstract
La sindrome post-finasteride e la disfunzione sessuale post-SSRI sono due condizioni cliniche poco esplorate in cui gli uomini trattati per l'alopecia androgenetica con la finasteride o per la depressione con gli antidepressivi SSRI mostrano effetti collaterali persistenti nonostante la sospensione del farmaco (ad esempio, disfunzione sessuale, disturbi psicologici, disturbi del sonno). A causa di alcune somiglianze nei sintomi, vengono qui proposti meccanismi patologici comuni. In effetti, come discusso, gli studi clinici e i dati preclinici ottenuti finora suggeriscono un ruolo importante per i modulatori cerebrali (ad esempio, gli steroidi neuroattivi), i neurotrasmettitori (ad esempio, serotonina e catecolamine) e il microbiota intestinale nel contesto dell'asse intestino-cervello. In particolare, le interconnessioni osservate di questi segnali in queste due condizioni cliniche possono suggerire meccanismi eziopatogenetici simili, come il coinvolgimento dell'enzima che converte la noradrenalina in epinefrina (la feniletanolamina N-metiltransferasi). Tuttavia, nonostante gli sforzi attuali, è necessario un ulteriore lavoro per far progredire la comprensione di queste condizioni cliniche in termini di marcatori diagnostici e strategie terapeutiche.